Il temolo (Thymallus thymallus, Linnaeus 1758) è un pesce d’acqua dolce della famiglia Timallidi.

Distribuzione e habitat

La specie è presente nell’Europa centro-settentrionale, in un’area d’origine che si estende dalla Scandinavia a nord fino all’Italia settentrionale a sud, dalla Francia a ovest fino alla Russia europea ad est. Nel passato più o meno recente è stato introdotto anche con successo in aree o Stati diversi da quelli di origine, come in Spagna nella regione del fiume Tago, in Scozia o in alcuni corsi d’acqua dell’Italia centrale.

Predilige fiumi e torrenti limpidi, con acque ben ossigenate, ma non troppo rapide con fondo sassoso e ghiaioso. Ha abitudini gregarie e vive in branchi formati anche da molti individui.

 

Descrizione

È un pesce dal corpo affusolato, con una piccola bocca munita di denti minuti. La caratteristica morfologica principale della specie è una pinna dorsale molto sviluppata, in particolare nei maschi, composta da raggi molli. Le squame sono grandi e circolari. La colorazione è argentea, con il dorso tendente al verde pallido. I fianchi possono presentare dei piccoli punti neri, più o meno fitti. Durante il periodo dell’accoppiamento il maschio presenta la pinna dorsale bordata di rosso.

Il temolo è un pesce di taglia media. Misura 30 cm circa a 3-4 anni con un peso di 200-300 g, raramente raggiunge e supera i 50 cm (1 kg) a circa 10-14 anni di età.

 

Riproduzione

La riproduzione avviene in primavera: la coppia dopo il corteggiamento depone da 2000 a 8000 uova di 3 mm di diametro nei bassi fondali sabbiosi e fangosi dei corsi d’acqua e quindi coperte con un sottile velo di sabbia. Le uova si schiudono dopo un’incubazione di alcune settimane. Gli avannotti sono indipendenti non appena consumato il sacco vitellino.

 

Alimentazione

Si nutre di insetti e di invertebrati, acquatici e non.

 

Pesca

È preda ambita dai pescatori. Le sue carni sono considerate pregiate.

 

Conservazione

La specie è molto sensibile agli inquinamenti delle acque, per questo il suo areale si è notevolmente contratto negli ultimi 50 anni, inoltre risente dei frequenti sbalzi di livello causati dalla presenza di dighe. In Italia è presente una varietà cromatica endemica chiamata temolo pinna blu, un tempo era presente in tutti gli affluenti di sinistra del Po, ma a causa dell’inquinamento delle acque, dell’introduzione di specie come il siluro (Silurus glanis) che predano adulti e uova, della pesca e degli sbarramenti lungo i corsi dei fiumi oggi è presente solo nei corsi d’acqua più integri.