L'antica e nobile arte della Tenkara, nelle acque di UPS Domande e risposte con i nostri associati tenkaristi

In una ricerca continua di materiali, tecniche, interpretazioni e novità, c’è qualcuno che va in controtendenza e riscopre il piacere delle cose semplici. Da un lato la tendenza continua ad evolversi – del resto è naturale, per cercare di capire se c’è qualcosa di nuovo e/o innovativo da introdurre, possibilmente più catturante; dall’altra c’è chi ha già dato e ora vuole scremare e ridurre – “togliere togliere togliere” direbbe Mauro Corona – per tornare alla semplicità e all’essenziale delle cose. In poche parole: riscoprire il piacere delle cose semplici.
Anni fa è stato pubblicato il libro “Simply fly fishing” (lettura consigliata), direttamente dal brand Patagonia – scritto a 6 mani da Yvon Chouinard, Craig Mathews e il nostro associato Mauro Mazzo – dove veniva affrontato il discorso dell’approccio moderno del pescatore, smontandolo, per poi ripartire con approccio minimal, con poche cose essenziali (in questo caso la tenkara).

C’è anche chi la tenkara l’ha adottata da tempo come unica tecnica per le proprie uscite di pesca, soprattutto estive, in corsi d’acqua medio-piccoli. Soprattutto quando le temperature e le portate dei fiumi di fondovalle iniziano ad essere meno amichevoli, c’è chi giustamente preferisce salire in quota, godersi temperature più piacevoli e apprezzare al massimo l’essenza della pesca in estate.

Simple Fly Fishing , edito da Patagonia

Abbiamo rivolto qualche domanda a due dei nostri associati, Filippo Ferraioli e Maurizio Capolaro, praticanti molto attivi e parte del crescente Tenkara Club Bèrghem, per capire un po’ meglio – e magari farvi venire voglia di provare, come funziona la Tenkara moderna nelle nostre acque.

Considerando che sia Filippo che Maurizio frequentano i laterali di Adda e Mera dalla tarda primavera fino a chiusura, ormai da anni, ma è durante le giornate estive che si gode a pieno di questa tecnica, siamo curiosi di capire come si potrebbe apprezzare e godere al meglio di qualche uscita con questa interpretazione.

Ciao Filippo e Maurizio, prima di tutto vi va di presentarvi ?

M: ciao! pesco dall’età di otto anni, a mosca dal 1989 e dal 2016 a Tenkara. Sono segretario del Tenkara Club Bérghem.

F: Ciao, pesco dall’età di 6 anni , mi sono avvicinato alla pesca a mosca nel 1994 grazie al famoso di libro di Charles Jardine, nel 2013 l’acquisto della prima canna da Tenkara e da allora è la tecnica che utilizzo di più.

Maurizio Capolaro in azione
Filippo Ferraioli che si appresta ad affrontare le acque di UPS

Che preferenze di acqua avete per la Tenkara? E che tipo di assetto-misure utilizzate?

M: personalmente preferisco torrenti di alta montagna. Per assetto e misure dipende dal torrente dove pesco: se con presenza di alberi canne corte o regolabili, comunque tra i 280 e i 360cm

F : preferisco ovviamente i torrenti, ma spesso cerco anche spot in acque più ampie. Come set tendenzialmente uso una 3,90 ma come Maurizio mi adatto alle situazioni cambiando lunghezza di canna.

Entrambi utilizziamo di norma delle level line del 3 con un tippet del 12,5

Che itinerari vi  sentite di consigliare?

In Valtellina tutti i torrenti possono rivelarsi ottimi spot per questa tecnica, proprio come la Tenkara originale nata come pesca di sussistenza e sviluppatasi nelle acque delle montagne giapponesi, sono i torrenti quindi a dare i migliori risultati in termini di catture
Successivamente, questa tecnica è approdata anche lungo le rive dei fiumi, molti tratti di Adda e Mera si prestano a questa pratica, ovviamente impiegando canne di lunghezza maggiore. Si parla di canne di 4/4,5 m di lunghezza. Ricordiamo inoltre a tutti, che nelle acque di UPS è permessa la pesca con la Tenkara ovunque, tranne nelle acque di fascia A.

Come siete approdati alla Tenkara?

Entrambi, anche se con tempi differenti, siamo approdati alla Tenkara per caso e curiosità, poi ci siamo resi conto della libertà che questa tecnica ti offre: una canna, un filo ed una manciata di mosche è tutto quello che serve per passare ore in mezzo alla natura, anche se non necessariamente su pesci di taglia importante. Chiamiamolo ricerca di minimalismo.
Tuttavia è una tecnica che deve essere accompagnata da movimenti attenti sia durante la manipolazione dell’artificiale – per far scaturire l’aggressività del pesce, sia durante l’avvicinamento all’acqua. Vista la ridotta distanza di lancio disponibile rispetto alla mosca classica, basta un passo troppo pesante e si ottiene il fuggi fuggi del pesce che stavi per insidiare; queste difficoltà sono alcuni degli stimoli di questa tecnica.

Consigliateci 4 mosche must-have, cosa proponete?
M: la mia Gray Kebari: in tre colori grigio, nero, o rosa pallido su amo dal 12 al  16) , e la Fluffy Kebari su amo 16
F: la TFA ed una Futsu  in colore  nero, rosa e viola su ami dal 10 al 16

Delle vostre proposte, vi andrebbe di spiegarci il perchè funzionano? O meglio, cosa avete notato che le differenzia dalle altre e le rende catturanti?
Funzionano in primis perché vengono presentate senza che il tip tocchi lacqua (al massino pochi centimetri di tip in acqua). E poi, oltre la presentazione, anche il muoverle durante la passate per dare un parvenza di vita, le rende irresistibili (il movimento, anche solo per curiosità può provocare unattacco). Inoltre il materiale utilizzato per costruire le kebari aiuta molto nellazione di pesca.

Come sono nate le vostre mosche? Hanno una storia? C’è qualche aneddoto in particolare?
I nostri artificiali affondano la loro nascita con l’esigenza storica (comune a molte tecniche antiche come la Valsesiana) di avere a disposizione per la costruzione  pochissimi materiali: cotone, lana e qualche piuma che la natura offriva e nulla più. Materiali che tuttavia offrivano la possibilità di far lavorare l’artificiale sotto il pelo dell’acqua o farle affondare anche di 10/20 cm.

Filippo: la TFATenkara Friuli Acchiappatutto
Avvicinandomi alla Tenkara nel 2013, mi sono imbattuto sul web in un articolo di Tenkara Friuli in cui si spiegava il suo dressing e da allora non manca mai nella mia scatola. Unica variante: a volte sostituisco la piuma di pernice chiara con una piuma di petto di fagiana chiara.

Maurizio: la Gray Kebari nata per la pesca a mosca, era stata abbandonata in quanto affondava facilmente, successivamente  è stata modificata  con la tecnica di montaggio parachute, e ha dato vita ad un mio articolo pubblicato su Fly Line nel num. di set-ott del 2020. Ora ha nuova vita utilizzata con la Tenkara.

Domanda che si pone sempre ai costruttori: meglio materiale sintetico o materiale naturale? Vi va di spiegare ai lettori il vostro punto di vista?

Non c’è un meglio, dipende dalla fantasia del tenkarista. Entrambi  prediligiamo  da sempre materiale naturale, che spesso consente un affondamento facilitato, oltre a  tonalità di colore più verosimili al naturale.
Lana, pelo di animale (in dubbing), seta, cotone, e pavone per il corpo , le piume di fagiano, pernice , gallo o beccaccia sono la base di quasi tutti i nostri montaggi come hackles.

Grazie ragazzi per il vostro tempo e le vostre spiegazioni. Non è da escludere che a breve qualcuno vi contatti per provare questa interessantissima tecnica!

A seguire , qui sotto, i dressing di Maurizio e Filippo

Dressing  Grey kebari
Amo 103bl 10 – 12 e 16
Filo di montaggio. Rosso (da usare anche per il rigaggio a spire larghe)
Corpo: struzzo color naturale (color piombo)
Per capirci quello che si utilizzava un tempo per fare la polvere
Hackles di gallo Grizzly, leggermente sovradimensionato.  

 

Dressing La Fluff Kebari
Filo di montaggio Nero
Amo ph021 16 gambo lungo
Corpo in lanuggine* di hackles di gallo (meglio gallo pardo), possibilmente grigio scuro, montato a dubbing
*praticamente  la parte bassa delle penna che solitamente si butta
Hackles di Gallo, colore blu dun o screziato grigio.



Dressing
TFA – Tenkara Friuli Acchiappatutto
Amo Grub del 12/16 , filo arancio o rosso, pavone, piuma di pernice  chiara ( fagiana femmina in foto), testina sempre con filo arancio o rosso



Dressing
Futsu
Amo grub  o diritto gambo corto del 10/14
Corpo in lana o seta (nera , rosa o viola)
Testina filo montaggio rosso
Hackle di gallo grizzly  leggermente sovradimensionato